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Green logistics: ottimizzare i pacchi per ridurre l'impatto ambientale della Supply Chain

La logistica è la linfa vitale della nostra economia. Senza di essa, non esiste alcun legame tra produttori e consumatori, e quindi nessuna industria né commercio.
Tuttavia, la gravità delle conseguenze del cambiamento climatico ci impone di essere sin d'ora più efficienti nell'uso delle risorse. La logistica rimarrà essenziale, ma deve adattarsi oggi riducendo i suoi impatti il più rapidamente possibile.
Per quanto riguarda i gas a effetto serra (GHG), le questioni principali sono legate ai trasporti stradali e aerei. Ma che si tratti dell'ubicazione degli impianti rispetto a quella dei clienti o della disponibilità di alternative di trasporto a basse emissioni di carbonio, i cambiamenti richiederanno anni.
Per contro, oggi sono disponibili delle leve interne: sono legate alla preparazione degli ordini ottimizzando l'uso degli imballaggi. Diamo un'occhiata all'impatto concreto attraverso l'implementazione presso un distributore, un cliente di Savoye.

La situazione iniziale

Una piattaforma di distribuzione di ferramenta, utensili e forniture industriali, situata in Francia e che fornisce più di 120.000 articoli direttamente o tramite le sue agenzie a una clientela professionale:

  • Gestione di 3000 ordini al giorno
  • Invio di una media di 3800 pacchi al giorno
  • Utilizzo di 5 diversi formati di cartoni classici RSC (scatole americane), formati e chiusi manualmente
  • Con un tasso di riempimento dei cartoni del 43% (cioè 69 m3 di spazio vuoto spediti giornalmente)

Il progetto: la realizzazione di un WMS di ultima generazione e di tre linee di packaging, che combinano le formatrici PAC600 e le macchine di chiusura Jivaro di Savoye.

Cancellare, ridurre, riciclare: il giusto ordine dell’ottimizzazione!

Cancellare

Il pacco che ha meno impatto… è quello che non è stato spedito!
I tempi di consegna del cliente definiti nella politica di servizio possono consentire di non inviare consegne parziali, o di raggruppare ordini dello stesso giorno o anche di più giorni. L’utilizzo delle soluzioni avanzate WMS (Warehouse Management System) consente di raggruppare in un unico pacco gli ordini effettuati più volte.
E le funzioni di nidificazione degli articoli riproducono un Tetris ottimizzato utilizzando gli incavi degli articoli ordinati (come consegnare le risme di carta dentro al cestino della carta…). Infine, il WMS sceglie tra diversi formati il cartone più adatto per l’ordine raggruppato.
In questo modo, si può evitare il 20% dei pacchi inviati, ovvero 120 tonnellate di scatole e 100 tonnellate di CO2 all’anno..

Il giusto ordine di ottimizzazione!

Ridurre

Per motivi di ottimizzazione degli acquisti e di assegnazione alla stazione, non è possibile moltiplicare all’infinito i formati di cartone disponibili. O meglio, sì, è possibile regolando l’altezza di ogni scatola.

Grazie alle macchine automatiche per la chiusura Jivaro, l’altezza del cartone viene adattata con precisione al contenuto.

Razionalizzando il numero dei formati dei colli da 5 a 3, la combinazione delle macchine Jivaro con le formatrici PAC600 offre tre vantaggi:

01

L'ottimizzazione del tipo di cartone, utilizzando le scatole PAC 600 con base a nastro e doppio coperchio, riduce del 10% la superficie di cartone richiesta rispetto alle scatole americane (da 2745 a 2439 m² al giorno). Dopo un anno, questo rappresenta 35 tonnellate di CO2.

02

Mentre la percentuale di riempimento iniziale nel nostro caso era del 43% (che corrisponde alla percentuale media di riempimento riscontrata nell'e-commerce), la regolazione precisa dell'altezza aumenta questa percentuale al 78% e permette di eliminare la necessità di spessoramento. Ciò significa un ulteriore risparmio di 700 kg di carta al giorno. Questo equivale a 66 tonnellate di CO2 all'anno.

03

Infine quasi 60 m3 è il volume di un rimorchio di camion che viene risparmiato ogni giorno. Ipotizzando un viaggio di 100 km di AR per raggiungere l'hub di spedizione, ciò significa che si evitano 30.000 km di viaggi in camion all'anno, vale a dire 39 tonnellate di CO2.

Il giusto ordine di ottimizzazione!

Riciclare

Sembra ovvio. In realtà, questo è quello che quasi tutti stanno facendo, pensando di aver risolto il problema attraverso il riciclaggio. Sbagliato…
Gli studi della Federec (Fédération des Entreprises du Recyclage, ossia la Federazione delle aziende di riciclaggio) ripresi dall’ADEME (Agenzia francese per la gestione dell’ambiente e dell’energia) dimostrano che la produzione di cartone riciclato, pur utilizzando 4 volte meno energia, emette il doppio di CO2 rispetto al cartone vergine. Questo è dovuto principalmente all’efficienza dei nuovi processi di produzione del cartone nuovo.

Se si tiene conto di altri parametri, come l’utilizzo del suolo, si può concludere che c’è parità tra il cartone vergine e quello riciclato. Ciò rafforza l’interesse a limitare l’uso del cartone a monte.
Alla fine, sono più di 140 T di CO2 risparmiate ogni anno solo grazie alle 3 linee di packaging implementate. Ciò corrisponde alla CO2 emessa per fare il giro della terra 18 volte in auto.

Come procedere

Se si prevede una carbon tax a 120€ per tonnellata di CO2 (valore attuale in Svezia), il guadagno economico legato alle emissioni di gas serra sarebbe di 170.000 € in 10 anni.

Altrettanto importante è la percezione del cliente. L’over-packaging non ha alcun valore aggiunto dal suo punto di vista.
Peggio, mentre il 53% dei clienti delle vendite online dichiara di tenere conto dell’aspetto ambientale nei propri acquisti, ricevere pacchi mezzi vuoti o pieni di spessoramento dà una visione negativa alla ricezione.

Questo vale a maggior ragione per i professionisti, che devono pagare in aggiunta un costo di smaltimento proporzionale ai loro volumi di rifiuti.

Ottimizzare i pacchi riducendo l'impatto ambientale

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Oltre agli aspetti ambientali, la riduzione dei consumi si riflette anche dal punto di vista economico. Grazie ai guadagni in termini di superficie di cartone acquistato e di efficienza della manodopera, il ritorno sull’investimento delle linee di imballaggio che combinano le macchine PAC600 e Jivaro è dell’ordine di 3 anni, mentre queste macchine sono progettate per durare più di un decennio, con un numero estremamente basso di parti soggette ad usura.

CONCLUSION

Più che il riciclaggio, è l’ottimizzazione dei processi che fornisce il miglior guadagno economico e ambientale riducendo alla fonte il volume dell’imballaggio e il volume da trasportare.

Per ulteriori informazioni sull’ottimizzazione della vostra logistica, contattate i team di SAVOYE o di MACS..

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